Il Peregrinare dei Pensieri

Il Peregrinare dei Pensieri


Il periodo complicato che si sta vivendo induce limitazioni e riflessioni e ripensamento, e poca serenità… l’adattamento alla mutata condizione della società si evidenzierà in una trasformazione culturale di un genere al quale non eravamo più abituati.

Un minuscolo aggregato di materiale biologico condiziona l’umanità. È difficile essere lucidi per mantenere l’obiettività… obiettività che vediamo aggredita da ideologie che vanno formandosi anche nelle persone che le dovrebbero -e forse vorrebbero- evitare. Grani ideologici se ne trovano a bizzeffe ovunque, tanto negli ambienti scientifici quanto in quelli politici, ed in quelli educativi, ed in quelli sociali, … poi in maniera diffusa tra le singole persone. È male? A mio avviso è male.

La scorsa primavera molti cercavano barlumi di speranza immaginando che saremmo diventati più maturi, consapevoli delle nostre limitatezze, così che avremmo imparato a coltivare meglio i Valori della vita, dell’esistenza. È stato così? Non parrebbe proprio! sembra che ognuno si chiuda in sé, nel guscio delle certezze costruite, difendendo la condizione di diritto alla propria felicità immanente, una felicità tutto sommato artificiale, omologata nella soddisfazione dei desideri.

Così la reazione, anche incontrollata, anche disomogenea, sembra prevalere sulla necessità e sulla concretezza e sui ripensamenti: si vorrebbe essere liberi, liberi come prima. In realtà siamo intrappolati nelle consuetudini acquisite, incatenati dalla logica del voler soddisfare desideri propagati (propagandati) a macchia d’olio.

Lo sbragamento pare essere stato sensibile soprattutto nella stagione calda, si è voluto dimenticare col risultato di ignorare. Ignorare ha consentito di coltivare la situazione che si sta ora vivendo. È sconcertante e sconfortante. Manca il rispetto e non si intravvede impegno personale in tante, troppe, persone. Che delusione!

I pensieri scorrono, si formano anche per le situazioni vissute, non sempre positive, non sempre belle…

… si osserva come nel nostro Habitat tutto sia interconnesso, come certi fenomeni che oggi ci opprimono non siano altro che la conseguenza di un abnorme sviluppo. Teniamo sotto controllo il numero dei cervi, degli orsi, e di certe piante, combattiamo gli insetti, ma facciamo poco o nulla per lo sviluppo etico della società umana: la chiamiamo Libertà ma è uno status che ci incatena a condizioni non sostenibili… i tanti fenomeni negativi sono in relazione diretta con le nostre esagerazioni, eccessivo utilizzo di risorse, sfruttamento del territorio, diseguaglianze… fa male parlare di sfruttamento, dovremmo limitarci all’utilizzo nella miglior maniera: il nostro pianeta e le nostre risorse le stiamo davvero sfruttando senza limite, così che i sistemi Habitat e Clima reagiscono inducendo nuovi equilibri. Tutti i parametri fisici ed antropologici e sociali che la Ricerca scientifica e la corretta Informazione ci mettono a disposizione sono lì a mostrarlo.

Giuseppe

Studi: Liceo Scientifico Legnano; Ingegneria Meccanica – Politecnico di Milano. Progettista e ideatore di meccanismi ed attrezzature oleo-pneumatiche, impianti automatici e robot meccanici industriali.

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