Estati tropicali

Estati tropicali


Le estati nelle nostre zone continentali e mediterranee sono sempre più spesso caratterizzate da periodi di caldo tropicale prolungato. Lo sono diventate soprattutto dall’anno 2015, dopo quella prima avvisaglia terribile del 2003.

In passato le condizioni tropicali avevano una durata di pochi giorni, tre o quattro, mentre ora permangono per parecchie settimane nei mesi più caldi, con effetti non trascurabili per l’ambiente e le sue condizioni vitali.

Non è un caso che, mentre un tempo si provava un po’ di disagio fisico e di fastidio psicologico, almeno negli ultimi vent’anni si è cominciato a monitorare sia lo stato dell’aria sia le condizioni di vivibilità, tentando allo stesso tempo di porre dei limiti alle cause che producono gli sviluppi negativi registrati.

  • un primo indicatore delle condizioni di disagio fisico (e di pericolosità per la salute) è la quantità di Ozono che si forma nell’aria respirabile in giornate di grande soleggiamento estivo, in concomitanza di una forte presenza di motori a combustione. Per chiarire le cause e le conseguenze della concentrazione di Ozono potremmo ricordare una presentazione fatta alcuni anni fa: la si può leggere qui.
  • un secondo indicatore è lo stato fisico di Isola di Calore che contraddistingue la gran parte delle città troppo densamente edificate. Sul finire del secolo scorso il fenomeno riguardava essenzialmente le metropoli con milioni di abitanti, ma oggi con la complicità di mutamenti climatici intensificatisi, anche le medie e piccole cittadine sono soggette al fenomeno di un innalzamento anomalo della temperatura rispetto alle periferie ed alle campagne circostanti, anche di tre o quattro gradi centigradi. Accade quando la densità abitativa è elevata, con costruzioni troppo ravvicinate e calo sensibile di spazi vegetali e di terreno libero: il calore dei raggi solari e dei motori automobilistici a combustione (ed anche dei condizionatori d’aria, per dirla tutta) rimane intrappolato negli spazi esigui tra gli edifici e sul terreno asfaltato o cementato o piastrellato. Per una migliore comprensione del fenomeno possiamo far riferimento ad un articolo specifico, leggendo qui.
  • in certe cittadine coscienti dei problemi attuali ed in divenire  si stanno adottando politiche di miglioramento degli spazi verdi, notando altresì che certe tipologie di piante usuali in città stanno andando in sofferenza e spesso lentamente muoiono. Leggevo in questi giorni che la Città di Berna in Svizzera sta sviluppando un progetto di ricerca su piante che meglio sopportino il surriscaldamento estivo di aree urbane diventate “isole di calore”.

Siamo nella fase storica nella quale DOBBIAMO curare le negatività che abbiamo prodotte … un obbligo per la salute pubblica.

Giuseppe

Studi: Liceo Scientifico Legnano; Ingegneria Meccanica – Politecnico di Milano. Progettista e ideatore di meccanismi ed attrezzature oleo-pneumatiche, impianti automatici e robot meccanici industriali.

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