parlare di energia


benvenuti nel nostro ecosistema per parlare di energia

il concetto alla base: l’Ambiente vitale

Perché parlare di Energia? Appare sempre più necessario conoscere i fenomeni che alimentano e regolano l’Ambiente nel quale si sviluppa la vita: per preservarlo da attacchi potenzialmente dannosi.

La conservazione del suo miglior stato è utile (indispensabile) per la vita dell’Uomo e della Natura biologica: non è una moda dei nostri tempi, è un atteggiamento semplicemente non barattabile con la volontà di avere sempre di più.

 

Perché l’Energia – Per quale motivo vogliamo affrontare questo argomento? Ci interessa conoscere il mondo dell’Energia perché una gran parte dei problemi dell’Ambiente vitale sulla Terra nasce attualmente dalle qualità e dai modi d’uso delle fonti energetiche di cui disponiamo: risultano problematiche le fonti energetiche sin qui convenzionali ed anche molte azioni che la disponibilità di energia ci permette di eseguire… anche troppo facilmente e senza porre limiti o avanzare dubbi.

 

Cos’è l’Energia – Intuitivamente sappiamo tutti cosa sia l’Energia, ma darne una definizione precisa risulta un po’ complesso, occorrerebbe uno studio di fisica approfondito. Possiamo semplificare in un modo curioso, e comprendere egualmente bene l’energia, parlando delle macchine e di come funzionano.

 

Ambiente e Territorio – Lo stato del Territorio, come lo utilizziamo e come lo trasformiamo, come lo viviamo e come lo percorriamo, è essenziale per le specie viventi e per il nostro stesso ben-essere. Le costruzioni dell’edilizia, le attività umane, le vie di comunicazione, l’assetto urbanistico delle città e delle periferie, l’esasperata canalizzazione dei corsi d’acqua che vengono così privati delle aree golenali, la creazione di bacini idrici artificiali… sono tutti argomenti che vanno studiati al meglio per interferire il meno possibile con il territorio, non creando sbilanciamenti all’equilibrio naturale consolidato. Occupare senza limiti il territorio impedisce il contatto fisico col terreno (chi lo ha potuto fare almeno da bimbo sa bene cosa significhi), limita la realtà di aree conviviali per le persone, incanala acqua e vento tra gli edifici (potenziandone gli effetti distruttivi), addirittura crea dei microclimi inusuali potenzialmente dannosi (come nel caso delle “isole di calore” cittadine); poi cancella i “corridoi biologici naturali” essenziali per la fauna e la flora, impoverendo l’habitat e compromettendo la bontà del nostro ambiente.

 

Mutamenti climatici – I processi di causa-effetto sono determinanti nel fenomeno dei Mutamenti oggi in atto nel Clima atmosferico sulla Terra: solo evidenziandoli si può capire quali sono le cause remote di questi mutamenti (fermo restando che il Clima è fenomeno di grande complessità dinamica, dunque oggetto di studi molto importanti). Occorre dire che il Clima non è mai stato immutabile nella storia del nostro pianeta: variazioni della concentrazione e composizione chimica dei gas atmosferici si sono verificate continuamente nelle ere geologiche, determinandone le caratteristiche (glaciazioni, estensione delle terre e dei mari, presenza di certe forme di vita e del loro sviluppo e della loro estinzione …): infatti le interazioni tra atmosfera e suolo terrestre, tra atmosfera e vita sulla terra, tra atmosfera e condizioni esterne al pianeta (irraggiamento solare e passaggio o caduta di meteore e comete) sono continui e mutabili, pur verificandosi in tempi lunghissimi. Nelle ultime decine di migliaia di anni la composizione atmosferica aveva raggiunto una caratteristica media favorevole all’habitat biologico attuale, presenza umana compresa. Sarebbe stata nostra cura cercare di non comprometterne l’equilibrio positivo, lo status quo creatosi. Ma lo sviluppo delle tecniche della combustione, le massicce emissioni gassose carboniche dei combustibili fossili nell’ultimo secolo, la grande proliferazione di attività umane nel mondo (impensabili solo uno o due secoli prima), unite alla sovrappopolazione ed al consumo incontrollato del suolo, hanno gravemente e velocemente compromesso gli equilibri termici del Pianeta, ed oggi siamo qui a dover lottare contro i conseguenti dannosi mutamenti del Clima.

 

Mutamenti climatici e Salute – l’approccio alle sempre più estreme condizioni climatiche (maggior frequenza dei periodi di canicola estiva, diminuzione delle precipitazioni piovose, aumento dei periodi siccitosi, minor ricambio d’aria al suolo con persistenza degli inquinanti, carenza d’acqua…) impone già ora una maggior attenzione alla salute delle persone. L’esempio più eclatante e ricorrente nella memoria è la prolungata canicola dell’estate del 2003 che tanto male fece alle persone anziane, provocando un’ondata di decessi e di problemi fisici che si manifestarono anche in seguito: tra i molti anche la mia famiglia ne fu pesantemente colpita, per esempio, e purtroppo non eravamo ancora preparati a condizioni che si rivelarono disastrose nell’immediato ed in tempi successivi.

Senza commentare oltre, propongo un ottimo ascolto (davvero ottimo!) realizzato da un appassionato Signor Nicola Colotti della Radio svizzera di Lingua italiana: sono presenti il meteorologo Marco Gaia di Meteo Suisse – Locarno Monti e la signora Martine Bouvier Gallacchi presidente del Gruppo Operativo Salute e Ambiente (divisione della salute pubblica). Con domande e suggestioni giunte telefonicamente dal pubblico in ascolto il 25 agosto 2017 sulla ReteUno <www.rsi.ch>.

 

aggiornamenti o modifiche il 12 e 18 luglio 2017; il 3 e 19 agosto 2017; il 26 agosto e l’11 settembre;

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