Risparmiare Energia – seconda puntata – Illuminazione – Spegnere gli Apparecchi

Risparmiare Energia – seconda puntata – Illuminazione – Spegnere gli Apparecchi


Prima di proseguire il cammino sulla via del praticare Risparmio di Energia, può essere utile ribadire perché si voglia percorrere quella strada. In attesa di un migliore e più diffuso utilizzo di energie meno problematiche delle attuali, la fonte energetica più universalmente diffusa nel mondo è quella dei combustibili fossili, petrolio e carbone e gas metano: lo è molto in Italia, dove la gran parte della corrente elettrica proviene da centrali di produzione a combustione, mentre è evidente -ovunque nel mondo- l’enorme presenza delle energie fossili nel traffico stradale e negli impianti di riscaldamento, e nelle attività produttive e di servizio pubblico. Modificare le abitudini ed applicare nuove tecniche disponibili (nuove o già conosciute ma poco praticate) è un processo culturale prima ancora che tecnologico ed economico: dunque richiede tempo, non lo si può negare. Così, nell’ormai troppo lungo periodo di transizione verso utilizzi energetici meno inquinanti per l’ambiente vitale, risparmiare energia è evidentemente il modo più incisivo -ed alla portata di tutti- per limitare le conseguenze negative.

I problemi non mancano anche in Nazioni un po’ affrettatamente ritenute “virtuose”: lo sviluppo di nuove modalità energetiche fatica ancora ad avere risultati ottimi, pur con consistenti investimenti nei nuovi impianti. In Germania l’attuale impossibilità di immagazzinare l’energia elettrica ottenuta dai numerosissimi impianti eolici e fotovoltaici, realizzati un po’ ovunque su suolo tedesco, viene superata col ricorso a nuove centrali elettriche a lignite (un carbone fossile “giovane”) che stanno distruggendo villaggi nella ex Germania Est: lo scopo è l’essere in grado di produrre l’energia che mancherà con la prossima chiusura delle centrali nucleari… poterla produrre in attesa del sufficiente sviluppo di metodi di stoccaggio ed invio mirato in rete dell’energia elettrica rinnovabile [n.d.r. – tema del quale parleremo più dettagliatamente in un prossimo capitolo]. Con questo temporaneo sovrapporsi di tecnologie energetiche vecchie e nuove, la Germania si trova in condizioni di sovrapproduzione e così sta vendendo corrente elettrica a basso costo alla rete di distribuzione europea; addirittura in alcuni momenti della settimana il prezzo diventa negativo (!): significa che i distributori tedeschi di energia elettrica pagano un bonus a chi gliela consumi (!!), questo per evitare che il surplus di corrente prodotta mandi in crash tecnico la rete elettrica.

Le condizioni transitorie non ancora ideali mostrano l’utilità del Risparmiare energia nel diminuire i prodotti di combustione nocivi scaricati nell’aria respirabile e nell’Atmosfera terrestre (= diminuzione di gas di scarico e di particolato PM, e di CO2 che alimenta il surriscaldamento sulla Terra).

 

Ricollegandoci al primo capitolo sul Risparmio Energetico, avevamo detto di alcuni modi per consumare meno corrente elettrica negli utilizzi di casa e di lavoro. In realtà tra le nostre abitudini ormai consolidate ci sono anche degli utilizzi energetici non sempre corretti o giustificati:

# Si è detto dell’importanza di utilizzare lampade a miglior efficienza energetica (= minor potenza a pari luminosità fornita). Tuttavia a volte si trascura il miglior posizionamento dei portalampada per assicurare la miglior illuminazione, quello che possiamo chiamare “efficacia dell’impianto“: una miglior efficacia d’impianto permette di utilizzare un minor numero di lampade oppure lampade di minor potenza e consumo. Per esempio lampade che dirigono la luce verso un soffitto chiaro illuminano meglio tutto il locale rispetto a lampade che illuminano direttamente verso il basso, permettendo di risparmiare energia elettrica. Per realizzare al meglio un’illuminazione efficace occorre ovviamente ricorrere a buoni manuali pratici od a persone che sanno far bene il proprio lavoro.

# Se guardiamo le vetrine di negozi ed uffici e banche durante la notte ci rendiamo conto del grande spreco di energia elettrica. Si giustifica l’illuminazione notturna a giorno con motivi di “immagine” e di sicurezza. Mah… per quanto ancora potremo permettercelo?

# Le attuali strade sono spesso fortemente illuminate anche nelle ore notturne, quando sono poco frequentate. Un primo passo compiuto da molti Comuni è quello della sostituzione delle vecchie lampade tradizionali con quelle a risparmio energetico [n.d.r. – più recentemente le lampade a led luminosi]. Ora in alcune realtà nel mondo vengono utilizzati lampioni a miglior efficacia, dunque di minor potenza e consumo, che non disperdano luce tutt’intorno e verso il cielo ma la concentrino dove effettivamente è utile; inoltre si stanno proponendo sistemi di riduzione dell’illuminazione notturna, che tuttavia si ravviva automaticamente quando i sensori in dotazione avvertono la presenza di persone o veicoli.

# Importantissimo sarebbe non lasciare apparecchi elettrici ed HI FI in “stand by”. Il consumo elettrico della gran parte di apparecchi elettronici casalinghi in “stand by” non è limitato al piccolo led che indica il collegamento alla rete elettrica… la gran parte di questi apparecchi mantiene in tensione il gruppo di alimentazione, la qual cosa si traduce in un concreto consumo elettrico domestico… televisore, video-registratore, decoder, impianto stereo, computer con le varie periferiche… consumano energia elettrica anche a riposo in “stand by”: lo si verifica facilmente sentendo il calore che producono: provate a toccarli!

Un dato AGGHIACCIANTE era riportato nel Maggio 2001 dalla rivista della Società Solare Svizzera: il consumo di energia elettrica di tutti gli apparecchi elettrici lasciati in “stand by” nella vicina Confederazione elvetica era pari ad un terzo dell’energia prodotta dalla centrale nucleare di Muhleberg!

# Ricordiamoci di spegnere le luci nei locali dove non stiamo soggiornando, ed anche gli apparecchi in quel momento non necessari: togliere la spina dalla presa di corrente od utilizzare un comodo interruttore lungo il cavo aiuta a non consumare inutilmente ed evita eventuali pericolosi incidenti di corto circuito.

 

fine seconda puntata – vai alla terza

Legenda:   in carattere “Times” gli appunti del 2007; in carattere “corsivo” gli aggiornamenti 2018;

Giuseppe

Studi: Liceo Scientifico Legnano; Ingegneria Meccanica – Politecnico di Milano. Progettista e ideatore di meccanismi ed attrezzature oleo-pneumatiche, impianti automatici e robot meccanici industriali.

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